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Citti, Sergio.

Regista e sceneggiatore cinematografico italiano. Grandissimo conoscitore del dialetto romanesco e di tutte le sue sfumature lessicali, negli anni Cinquanta cominciò a collaborare con Pier Paolo Pasolini, prima come consulente dialettale per i suoi romanzi d'esordio Ragazzi di vita (1955) e Una vita violenta (1959), poi come sceneggiatore dei suoi film romaneschi Accattone (1961) e Mamma Roma (1962). Nacque così un sodalizio artistico che sarebbe terminato solo con la morte di Pasolini, del quale C. raccolse l'eredità artistica. Intanto, nel 1959, C. aveva sceneggiato La notte brava di Mauro Bolognini, a cui era stato indicato dallo stesso Pasolini. Divenuto aiuto regista di Pasolini per le pellicole La ricotta (1962), Uccellacci e uccellini (1965), La Terra vista dalla Luna (1966), Che cosa sono le nuvole? (1967), Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975), C. debuttò nella regia nel 1970 con Ostia, con la supervisione di Pasolini. Già in questo suo primo film affiorano le tematiche che sarebbero diventate costanti nel proseguimento della sua carriera: l'attenzione per gli umili e i meno fortunati, l'ambiguità nei rapporti familiari e d'amicizia, la complicità maschile, l'incosciente allegria che porta ad accettare la vita come si presenta. Tra le pellicole successive, connotate da originalità e freschezza narrativa, citiamo: Storie scellerate (1973); Casotto (1977); Due pezzi di pane (1979); Il minestrone (1980); Mortacci (1988); I magi randagi (1996); Cartoni animati (1997), Vipera (2001) e Fratella e sorello (2004), dei quali fu anche sceneggiatore. Inoltre diresse per la televisione Qualcosa di biondo (1984) e un episodio di Sogni e bisogni (1985) (Roma 1933 - Ostia, Roma 2005).